L'angolo delle curiosita'

 

Proviamo a dare una spiegazione a quei fenomeni che fanno parte della nostra vita quotidiana.

 

 Vi siete mai chiesti.......

  1. Perche' le gocche che cadono assumono forma allungata ?

  2. Perche' svuotando la vasca da bagno si forma spesso un vortice ?

  3. Perche' il getto di un rubinetto si restringe cadendo ?

  4. Perche' si sente freddo uscendo dalla vasca ?

  5. Perche' la pioggia serpeggia scivolando lungo una finestra ?

  6. Perche' il fumo di una sigaretta prima sale verticalmente e poi si rompe in volute ?

  7. Perche' i tubi metallici percorsi da acqua sibilano ?

  8. Perche' la vaschetta di ghiaccio e' appiccicosa ?

  9. Perche' una pentola d'acqua riscaldata si mette a sibilare ?

  10. Perche' il miele cade in un lungo filo che si avvolge a spirale ?

  11. Perche' se si versa pian piano, l'acqua cola lungo i bordi ?

  12. Perche' se corri ti bagni di meno ?

  13. Perche' la pallina da golf ha tutte quelle cavita' ?


Se la goccia si muove velocemente l'aria non fa in tempo ad avvolgerla in modo uniforme. Dietro di essa si forma percio' una regione a bassa pressione, dove il liquido si espande. La goccia dunque si allunga.

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Il vortice e' dovuto alla combinazione della forza di risucchio dello scarico e di una forza, detta forza di Coriolis, causata dalla rotazione della Terra intorno al suo asse. Gli scienziati hanno ritenuto, per molto tempo, che fosse proprio l'effetto di Coriolis a imporre il senso di rotazione del gorgo. Secondo le loro teorie il vortice del lavandino sarebbe dovuto sempre girare in senso antiorario nell'emisfero settentrionale e in senso orario in quello meridionale. Qualcuno pero' alla fine e' andato a controllare e, sorpresa, ha scoperto che i gorghi girano indifferentemente in un senso o nell'altro. In realta', si e' accertato che l'effetto di Coriolis e' cosi debole che altri fattori prendono il sopravvento, quali la forma della vasca, la posizione del foro di scarico, le correnti d'aria nella stanza.

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E' una conseguenza curiosa del principio di conservazione della massa: attraverso tutte le sezioni orizzontali del getto deve passare ogni secondo la stessa quantita' di acqua. Ma piu' a lungo l'acqua cade, piu' va veloce. Percio' il getto, per far passare la stessa quantita' d'acqua ogni secondo deve restringersi tanto piu' e' distante dal punto di partenza. Cosa diversa e' la diminuzione iniziale del flusso che si osserva dopo aver aperto il rubinetto dell'acqua calda. Il calore fa espandere il metallo della valvola del rubinetto, restringendo il passaggio dell'acqua. Se si riprova l'esperimento subito dopo, il fenomeno non si ripete: e' stato raggiunto l'equilibrio termico.

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L'evaporazione dell'acqua rimasta sul corpo richiede molto calore. In parte e' prelevato dall'ambiente, in parte e' estratto dal corpo che si raffredda.

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Le gocce seguono un percorso tortuoso per via delle scabrosita' e impurita' del vetro. Questi ostacoli modificano la forma della goccia, e quindi la sbilanciano e le fanno cambiare traiettoria. Ma quando una goccia devia, rallenta perche' non sta piu' scendendo in verticale. La testa del rivolo viene raggiunta dall'acqua che stava in coda, finche' diventa cosi' pesante da scivolare sul vetro e dirigersi nuovamente verso il basso. Fino allo zigzag successivo.

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Se non ci sono correnti, il fumo comincia a salire in verticale. Vicino alla brace e' appena piu' caldo dell'aria attorno e quindi sale con lentezza, perche' la spinta idrostatica e' tanto piu' forte quanto maggiore e' la differenza di temperatura. A mano a mano che il fumo sale, pero', l'aria circostante si fa sempre piu' fredda e la spinta idrostatica aumenta.Risultato: dopo un paio di centimetri la salita del fumo e' cosi rapida da diventare turbolenta.

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Se l'acqua scorre velocemente, nei punti di maggior resistenza al flusso, quali strozzature e angolature, diventa turbolenta, e si formano delle bolle (cavitazione). Le bolle urtano le pareti del tubo mettendolo in vibrazione proprio comme una canna di organo. I muri di casa fanno poi da cassa di risonanza, amplificando il rumore.

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Prendendo dal freezer la vaschetta, l'umidita' presente sulla dita si congela e si salda allo strato di ghiaccio che avvolge il contenitore. Le dita si incollano piu' facilmente ad una vaschetta di metallo che e' un buon conduttore di calore.

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La causa e' l'oscillazione impressa al liquido dalla miriade di bollicine di vapore che si formano nelle minuscole imperfezioni sul fondo della pentola. Una prima oscillazione e' prodotta dal distacco delle bollicine. Una seconda oscillazione e' dovuta alla brusca compressione delle bollicine in salita: a contatto degli strati superiori di acqua, meno caldi, si raffreddano, la loro pressione interna diminuisce e il peso dell'acqua le schiaccia. Quando tutta l'acqua e' abbastanza calda, le bollicine riescono ad arrivare fino in superficie, dove si liberano nell'aria in un modo piu' sommesso e il suono si attenua.

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Che cosa e' che da' la forma ad una goccia? Sono le molecole della superficie, che attratte dalle sottostanti, vengono mantenute vicine e finiscono per racchiudere il resto del fluido. Si chiama 'Tensione superficiale': e piu' e' forte e' piu' e' facile che il liquido goccioli. La tensione superficiale del miele e' molto debole e quindi il suo filo non si rompe in goccie. La spirale che si forma nel piatto e' dovuta a un'altra proprieta' del miele: quella di essere viscoso. E' proprio la viscosita', cioe' l'attrito interno, a rallentare la fusione del filo di miele in arrivo con quello gia' nel piatto.

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Nel superare l'orlo di un recipiente, il filo d'acqua si restinge e aumenta la sua velocita'. Ma piu' in fretta va il fluido, minore diventa la sua pressione. E la pressione dell'acqua che trabocca non basta a bilanciare quella atmosferica. Risultato: il liquido che scende viene schiacciato sulla parete esterna del recipente. L'effetto si interrompe quando il rivolo incontra un'irregolarita'. Se pero' si versa abbastanza in fretta, la pressione dell'aria non fa in tempo a far curvare il liquido intorno all'orlo.

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Due meteorologi americani hanno stabilito che quando piove, e non si ha l'ombrello, ci si bagna di piu' se si va ad andatura normale. I risultati ottenuti sono i seguenti:

acqua accumulata dopo 100 metri

andatura normale: ( 1.4 m/s) 217 grammi

correndo: (4 m/s) 130 grammi

Il marciatore aveva assorbito il 60% in piu' di acqua rispetto al corridore. In caso di pioggerellina la percentuale scende al 16%.

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Le fossette sulle palline da golf furono introdotte in seguito ad alcune osservazioni di natura aerodinamica. Una superficie a fossette diminuisce la resistenza, la forza di penetrazione nell'aria e dava loro una traiettoria piu' stabile.

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